Il Centro Studi Economici per il Pieno Impiego (CSEPI) è un’associazione non-profit fondata nel 2014 da Aldo Scorrano, Francjsco La Manna, Fabio Di Lenola e Gianluca Graziadio, dedita allo studio, all’analisi, alla promozione e diffusione di analisi macroeconomiche e proposte di politica economica.
CSEPI si propone di comprendere le dinamiche che intercorrono tra i finanziamenti dello Stato ed il settore privato al fine di raggiungere il pieno impiego sia dei fattori produttivi sia della forza lavoro, cercando inoltre di analizzare il ruolo della moneta e del sistema bancario, per verificare come anche tali fattori incidano in maniera organica sul processo: in tal senso l’associazione promuove la diffusione di teorie eterodosse, post-keynesiane, come la Modern Money Theory (MMT; Teoria della Moneta Moderna) e la Teoria del Circuito Monetario (c.d. circuitismo).
CSEPI promuove principalmente la ricerca di documenti, traduzioni, dibattiti macroeconomici col fine di comprendere le cause dell’attuale crisi, il fenomeno della disoccupazione e, in generale, la perdita di ricchezza della nazione. L’obiettivo è quello di acquisire strumenti cognitivi che dimostrino come il lavoro sia in realtà la risposta più efficace per risolvere la crisi economica e come sia necessario organizzarlo affinché tale processo possa compiersi.
Le modalità con le quali si perseguono tali obiettivi spaziano dall’organizzazione di eventi alla realizzazione di rubriche di approfondimento su cui vengono pubblicate analisi, ricerche e proposte, diffuse attraverso vari strumenti comunicativi multimediali, come ad esempio l’utilizzo delle video-interviste per cercare di coinvolgere un pubblico sempre più numeroso. Tra gli intervistati si trovano economisti e politici del calibro di Mario Seccareccia, Riccardo Bellofiore, Gianfranco La Grassa, Marc Lavoie, Diego Fusaro, Emiliano Brancaccio, Stefano Fassina, solo per citarne alcuni.
CSEPI, proprio perché istituito come un centro studi, privilegia la ricerca di nuovi percorsi alternativi e si impegna nella diffusione delle idee al fine di rendere consapevoli i cittadini e obbligare la classe dirigente europea ed italiana al confronto con idee innovative, confronto che non può che essere costruttivo e che ambisce ad apportare un sostanziale e radicale cambiamento dell’attuale paradigma.